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Collaterali evidenze

Annalisa Furnari

Galleria S.A.C.S. c/o Fondazione Brodbeck
23 settembre 2011 - 22 ottobre 2011

“Rispetto alla conoscenza delle cose che animano la nostra vita, eccetto i casi in cui l’acquisizione di un sapere avvenga in maniera diretta, siamo costretti a fidarci delle informazioni e dei dati elaborati e trasmessi da altri. Ogni mediazione, però, anche se è opera esclusiva di un preciso autore e segno di uno specifico frammento spazio-temporale, può subire forti alterazioni di senso, siano esse volute o meno. Collaterali evidenze parte da queste riflessioni per sconfinare in una intricata trama di rimandi nella quale rientrano anche i concetti di autorialità e identità. Figlio di una pratica maturata nel corso degli ultimi anni di produzione, misurato e potente, il progetto espositivo utilizza la sfera della memoria per affermare l’urgenza di una vera assunzione delle responsabilità, così come il bisogno di prestare attenzione ad ogni singolo gesto o parola che produciamo. Questa etica del lavoro e del vivere viene resa in tre opere strettamente correlate. Con Il tempo di Eva (estratto di un super 8 lievemente manipolato) l’artista si appropria di una pellicola storica la cui archiviazione appare dubbia, per porre l’accento sulla vulnerabilità di documenti ed eventi che costituiscono la nostra memoria. La trama si dispiega poi attraverso Collaterale e manifesto, elementi scultorei che sembrano fuoriuscire dalla proiezione per condurci verso l’ultima opera in mostra: Il silenzio non è complice della memoria, installazione che sintetizza il credo dell’artista secondo cui “la memoria individuale non serve a nessuno se muore con l’uomo”.