indigenation_makes, remakes and unmakes

Indigenation

Federico Baronello

Makes, Remakes and Unmakes

Mauro Cappotto

a cura di Giovanni Iovane
10 aprile 2016 - 16 luglio 2016

UNFINISHED CULTURE è un progetto che presenterà la collaborazione tra la fondazione e istituzioni regionali, nazionali e internazionali.
Il 2016 sarà l’anno-pilota di questo progetto che mira a ridefinire l’idea di identità, territorio e di quella rete complessa che concretamente e realmente allinea in maniera orizzontale la scena internazionale dell’arte contemporanea, del pensiero critico, geopolitico e sociale.
Questo primo anno includerà una serie di piattaforme pubbliche come parte di articolate relazioni da condurre a lungo termine.

Il primo appuntamento del format Unifinished Culture prevede due mostre personali, negli spazi della Fondazione, dedicate a due artisti, che pur nelle ovvie differenze, legati al processo concettuale della documentazione come pratica espositiva.

Indigenation è un progetto espositivo di Federico Baronello che vuol contribuire ad una riflessione ampia sul fenomeno globale delle migrazioni di massa, anche interagendo con esponenti di altri ambiti e discipline.
La mostra presso la Fondazione Brodbeck documenta una ricerca fotografica, che va dal 2004 al 2014, che interroga il paesaggio della Sicilia come elemento di un preciso contesto geopolitico, spogliato di qualsiasi atavismo culturale. L’isola è, quindi, lo snodo fondamentale per il traffico di materie prime e di esseri umani e per il controllo tecnologico e strategico della macroregione mediterranea.
Elemento centrale del progetto espositivo di Baronello è una mappatura fotografica del paesaggio siciliano e delle aree più interessate al fenomeno: Lampedusa, Portopalo, Vittoria, Mineo, il mare e l’Africa – di fronte, utili suggestioni per riflettere sul significato di “cittadinanza” nell’era della globalizzazione.

Makes, Remakes and Unmakes è invece il titolo (preso a prestito da Gilles Deleuze) della mostra personale di Mauro Cappotto.
Punto di partenza di questa mostra, che unisce documentazione a ricostruzione della propria esperienza artistica, è la ricerca che Cappotto negli anni dal 1984 al 1986 ha realizzato a Berlino. Punto di vista privilegiato dell’artista sono gli osservatori di legno che da Berlino Ovest consentivano di “osservare” al di là del muro.
Punto nodale della mostra è una sorta di orizzonte composto da 80 resine, lungo circa diciotto metri, che restituisce ciò che è stato fatto, rifatto… E ciò che non lo è ancora.

Il primo contributo previsto, all’interno della programmazione della mostra Indigenation, è l’incontro con lo studioso di diritto comparato Gianluca Parolin, professore associato presso la Aga Khan University di Londra, organizzato dalla prof. Pinella Di Gregorio nell’ambito del corso su “Geopolitica del Mediterraneo: conflitti, politiche, migrazioni” presso la Scuola Superiore dell’Università di Catania, con la partecipazione di Giovanni Iovane, critico d’arte e Preside del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte all’Accademia di Brera – Milano.