inediti

Inediti, collezione Paolo Brodbeck

a cura di Gianluca Collica

Artisti in mostra:
Enzo Cacciola, Barbara Cammarata, Augusto Cantamessa, Roberto Crippa, Thomas Grünfeld, João Maria Gusmão and Paiva Pedro, Tamás Kaszás, Esther Kläs, Urs Lüthi, Andrea Mangione, Marco Mangione, Paolo Masi, Ryan Mendoza, Gerhard Merz, Carmelo Nicosia, Paolo Parisi, Alfredo Pirri, Maria D. Rapicavoli, Giuseppe Spagnulo, Ettore Spalletti, Erwin Wurm, Viola Yeşiltaç, Heimo Zobernig, Piero Zuccaro.
15 giugno 2023 - 16 settembre 2023

La mostra presenta lavori di 24 artisti acquisiti da Paolo Brodbeck e mai esposti in Fondazione. Difficile trovare tra le opere un filo rosso che le collega, ma se l’eterogeneità della selezione rende complicata una lettura tematica dell’esposizione, questa apparente distanza tra autore e autore mette in risalto uno dei maggiori pregi di questa collezione: sembra solo essere frutto di grande passione, di esperienze vissute sul campo, di amori a prima vista che non lasciano spazio a ripensamenti e a titubanti passi.

Libera da vincoli di appartenenza e mode, comunque, consente di riflettere su 
assonanze tematiche e linguistiche tra opera e opera che raccontano passaggi importanti nella cultura visiva contemporanea: dalla griglia modernista, alla memoria dei luoghi; dalla esasperazione dell’autorialità di fine ‘900 ad un’arte che trae forza dalla condizione precaria che contraddistingue la società dopo la grande crisi 2008; fino ad arrivare a riconsiderare oggi una narrazione aperta e inclusiva. Un percorso interamente realizzato operando da un osservatorio privilegiato quale è la Sicilia: una collezione a tutti gli effetti siciliana. Questo aspetto rimarca la passione del collezionista Brodbeck e soprattutto il suo impegno sul territorio siciliano. La Sicilia di fine novecento in realtà era ai margini rispetto ai flussi culturali che muovono la ricerca visiva contemporanea, pertanto l’impegno della Fondazione è stato quello di attirare il mondo dell’arte e sostenere “progetti siciliani”.
Apre nel 2010 e nelle intenzioni sarebbe dovuta diventare la sede 
permanente della collezione, ma fin dalla prima residenza d’artista realizzata con il tedesco Michael Beutler, ha prevalso la volontà di essere parte attiva e propositiva nei processi culturali contemporanei costituendosi di conseguenza come un più ambizioso centro di produzione per la ricerca contemporanea. Un luogo che, senza ombra di dubbio, ha stimolato attenzione per l’arte e contribuito a generare una costellazione di realtà che con diversi ruoli rappresentano oggi la Sicilia Contemporanea. La collezione è quindi l’immagine di una strategia che mira ad internazionalizzare questa specificità territoriale di cui gli artisti rappresentano l’espressione più alta. I programmi di residenza d’artista sono lo strumento operativo attraverso il quale il mondo e la Sicilia creativa si confrontano per costituire quella specificità che ironicamente chiamiamo “specialità siciliana”, ma che invero è cosa molto seria perché è alla base di un modello culturale che ha interessanti ricadute politico-sociali ed economiche sull’intero territorio. 

La mostra è anche un omaggio alla collaborazione trentennale tra Paolo Brodbeck e 
Gianluca Collica, direttore e curatore della collezione, e dà l’opportunità di ricordare alcune figure che hanno inciso sul percorso fatto dalla collezione, come Giovanni Iovane, storico dell’arte e attuale direttore dell’accademia di Brera, Jan Vercruysse e Urs Lüthi, due artisti iscritti al registro dei “grandi” e Maria Colao, pura e temeraria gallerista oltre che grande talent scout.

Una prerogativa dei grandi collezionisti è la bramosia del possesso, una egoistica ispirazione che tuttavia in Paolo Brodbeck, se pur causa scatenate, genera quella energia positiva che muove la libidine di possedere in volontà di donare.