inesse

Inesse

Leopoldo Mazzoleni e Michele Spadaro

22 giugno 2022 - 2 ottobre 2022

Un flusso d’acqua attraversa una pila di 100 tessere di carta porosa uso mano, incontra in sequenza un colore acrilico puro e talvolta dei deviatori di flusso improvvisati… Un incipit da cui per schemi logici e inciampi si genera uno spazio che ingloba immagini, spartiti, superfici, frames video e forme sonore tridimensionali.
“Lo spazio è l’esperienza in cui ogni cosa si espone ad essere percorsa da ogni altra cosa e si sforza di attraversare il mondo” così scrive Emanuele Coccia descrivendo la mescolanza che sta all’origine del mondo.
Ed è proprio nella reciprocità del singolare e dell’universale che risiede l’alchimia che consente a Leopoldo Mazzoleni di trasformare il flusso in forme coerenti, logiche, capaci comunque di generare emozioni indefinite percepite tramite l’occhio, lo stomaco e il cervello. Il lavoro sui flussi di Mazzoleni, è un’indagine su questi temi, sul divenire, sulla mescolanza e la relazione con la percezione di ciascuno.

Partendo da un processo scientificamente definito, compone uno spartito la cui lettura in prima istanza 
definisce una texture pittorica e nel procedere diviene altro… Lo schema riassume il percorso scelto e sottolinea gli inciampi suggerite dalle intenzioni dell’artista che sì facendo, antropizza sempre più il processo fino a trasformarlo in un’esperienza di pura poesia.
Questa lenta e inesorabile dilatazione dello spazio fisico e mentale genera nuovi incontri ed esperienze.

Significativa è quella con l’artista Michele Spadaro, sound engineer, attraverso la quale l’opera di 
Mazzoleni viene interpretata da algoritmi capaci di arricchirla di ulteriore singolarità e trasformandola in un’esperienza sonora immersiva quanto autonoma (sound 3D).

La mostra ruota intorno a due grandi installazioni costituite da elementi diversi apparentemente 
incoerenti, ma reciprocamente necessari, inerenti gli uni agli altri.