Ritratto di L.R.
Filippo La Vaccara
Galleria S.A.C.S. c/o Fondazione Brodbeck
Galleria S.A.C.S. c/o Fondazione Brodbeck
16 ottobre 2010 - 18 novembre 2010
“L’esperienza dell’artista è sempre un’esperienza artistica”, scrive Filippo La Vaccara commentando un suo recente dipinto senza titolo. In effetti, questa dichiarazione sintetica e perentoria sembra fissare un primo e imprescindibile punto della sua poetica. Pittore e scultore, attivo dalla fine degli anni novanta, La Vaccara asseconda una urgenza personale che lo porta a ricostruire la quotidianità attraverso un procedimento che guarda tanto alle questioni etiche quanto alle istanze formali. In sostanza, ci rende partecipi della sua esperienza (di vita e artistica) mettendo in scena gli espedienti adottati per raffigurarla.
Spesso nelle sue opere vediamo stralci di vita comune, calati in contesti realistici o persino riconoscibili. Le scene, dal taglio fotografico, sono costruite secondo un accurato studio dei rapporti tra lo spazio, la superficie dell’opera e l’immagine. I soggetti subiscono, tuttavia, il filtro della memoria. Nella realizzazione del Ritratto di L.R., come in altri casi, l’artista ha ritratto una persona realmente esistente, ma senza averla davanti agli occhi nel momento dell’esecuzione. La scelta di attingere dal patrimonio dei ricordi mette in moto, secondo l’autore, una pratica “sciamanica” che conferisce alle figure il carattere di apparizioni. Cose e persone vengono come deformate, piegate alle esigenze espressive, compositive e narrative; diventano un tramite silenzioso capace di scardinare la tradizione e aprire nuove prospettive legate alla fruizione.